Vincolo si o vincolo no? Il modulo in sostegno

A più riprese, nelle ultime settimane, ci siamo interrogati sull’opzione del vincolo monumentale per tutelare il vecchio trotto e le sue scuderie. Proviamo a fare il punto ricominciando dal principio.

La determina dirigenziale con cui, nella primavera 2014, il Comune di Milano mutò la destinazione d’uso dell’area da “verde sportivo” ad ARU, ha sancito la possibilità per la proprietaria SNAI di mettersi in cerca di un soggetto con la liquidità per investire sull’abbattimento e la nuova edificazione a fini speculativi. La “ponziopilatesca” scelta dell’amministrazione comunale, al di là dell’aver profilato un illecito amministrativo, non è oggi attaccabile con altro strumento che l’apposizione del vincolo monumentale, la più rigida tra le regolamentazioni ieri impossibile e oggi plausibile dopo il raggiungimento dei 70 anni di anzianità dei corpi di fabbrica.

Per le motivazioni che abbiamo chiarito alla voce “cosa vogliamo“, il tema del vincolo è assai spinoso. Abbiamo tatticamente scelto di sostenere la richiesta aperta sul tavolo istituzionale da Italia Nostra consapevoli dei rischi di un nuovo abbandono delle aree che proprio il vincolo potrebbe determinare. Lo abbiamo fatto sapendo quanto ci preme una visione territoriale più ampi e politicamente radicale.

In buona sostanza abbiamo un’arma a doppio taglio a disposizione: il vincolo è l’unico strumento tecnico/normativo utile a inceppare l’incedente macchina edificatoria da qui al 6 febbraio, data in cui scadrà la possibilità di SNAI di fare le sue controsservazioni; però i temi a noi cari della bonifica dell’amianto e della promozione di pratiche di democrazia avanzata per una riprogettazione dal basso del complesso, rischiano di venir procrastinate sine die dallo strumento stesso.

Per questo motivo rendiamo oggi scaricabile la lettera di sostegno per l’apposizione del vincolo, con la consapevolezza che resta un passaggio “tattico” utile a fortificare un percorso tutto politico e non l’obiettivo di questa campagna.

Per quest’ultimo motivo, che poi è IL motivo, invitiamo tutti a far circolare i materiali e gli appuntamenti promossi dal Comitato Trotto Bene Comune.