É una doccia fredda quella piovuta oggi sul Comitato Trotto Bene Comune, anomala e tagliente come il vento che da giorni sferza la città.
Apprendiamo oggi che Martedì 18 Aprile è stata resa pubblica la decisione della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana: la richiesta di apposizione di vincolo alle strutture del vecchio trotto di Milano è rigettata. Si scrive decisione ma si legge sentenza: lo storico trotto di San Siro e le sue scuderie sono ora pronti per l’abbattimento agognato dalla proprietaria SNAI e agevolato a più riprese dalla giunta passata e da quella presente.
A partire dallo scorso Settembre abbiamo attivato un percorso di informazione e progettazione dal basso di un futuro di ordine diverso per questo tassello fondamentale del mosaico della città pubblica. Con tre assemblee popolari, decine di incontri di formazione e confronto, una parata in quartiere e un laboratorio di consultazione digitale all’attivo, abbiamo proposto un’alternativa alla speculazione edilizia e al degrado. Una visione che si poggia su economie di prossimità, su una socialità non mercificata, su forme genuine di sovranità popolare ed affetto per il proprio territorio.
Abbiamo raccolto centinaia di firme per sostenere la proposta di vincolo, consapevoli che non sarebbe stato uno strumento sufficiente per rispondere al problema dello smaltimento dell’amianto, al vuoto di democrazia che questa vicenda ci consegna, alla possibilità di decidere del futuro di questa fetta di far-west milanese.
Apprendiamo oggi, in assenza delle controdeduzioni di SNAI e delle motivazioni del NO da parte dell’ufficio competente, che hanno invece prevalso gli interessi della betoniera, della finanziarizzazione, della connivenza degli amministratori della città, delle società calcistiche e dell’economia delle scommesse.
Apprendiamo oggi che il #TrottoBeneComune non è ben visto in una Milano che ad anni di abbandono non sa offrire che un’alternativa: la demolizione.
In questi mesi abbiamo guardato a questa vertenza come un elemento di ricucitura tra la vincente lotta #NoCanal, e le battaglie per la tutela dei parchi urbani, della Piazza d’armi e per le altre due piste dell’ippica oggi sotto scacco: il galoppo e “la Maura”.
Sono quasi 100.000 i mq di cemento che con la decisione odierna incombono su questa piazzetta da troppo tempo negata al suo quartiere. Una piccola partita, nel cuore della Milano sconvolta dall’operazione scali ferroviari, dal trasferimento di città studi e dalla governance del post-expo, eppure una finestra aperta sul futuro della città metropolitana.
Siamo consapevoli che da oggi molte cose cambieranno.
Siamo convinti di avere altre carte da giocare per opporci all’esito peggiore.
Siamo qui a invitarvi ad incontrarci Sabato 29 alle ore 15 all’ingresso delle scuderie (via Pessano, MM5 San Siro Ippodromo) per fare il punto e organizzare le prossime iniziative di mobilitazione.
Noi ci siamo.
Comitato Trotto Bene Comune